QUANDO UN TEMA E' GLOBALE: L'ACQUA.
Il Rotary International è di solito conosciuto, conta circa 1.300.000 soci nel mondo ed è una associazione che si dedica a grandi progetti internazionali come il progetto di eradicazione della Polio (Polioplus), così come ad interventi specifici di aiuto e di intervento sociale nel territorio di competenza dei clubs.
Dopo aver eradicato la poliomenite nel mondo, in team e con il supporto della Fondazione Bill e Melinda Gates, un progetto finanziato per più di vent'anni e che ha visto coinvolti l'ONU e l'OMS, oggi il progetto si chiama ACQUAPLUS. E questo porta un rotariano ad una riflessione.
Forse più che una riflessione si tratta di una presa di coscienza forte, della capacità di fermare il tempo e dare il giusto spazio al tema più ampio del riscaldamento globale e delle sue conseguenza, attuali e future.
Abbiamo tutti visto di recente sui format televisivi, le immagini di fiumi e laghi in grande crisi di portata, con livelli diminuiti in termini di metri: un dramma.
Non ci vuole uno scienziato per capire che il tema è una emergenza, e come tale la risposta deve essere adeguata alla situazione.
Ma come insegna la vita rotariana la prima assunzione di responsabilità è quella individuale: la nostra. Senza chiedersi: cosa possiamo fare noi semplici cittadini? E' una domanda che ha una risposta insita nel rapporto tra uomo ed acqua, tra consumo e spreco e da questa genesi in avanti verso le più complesse analisi e coinvolgimenti.
Il criterio della responsabilità del singolo è la base di un movimento di riforma, sostanzialmente di una inversione di tendenza. Ed è sostenuto da ricerca, informazione e conoscenza da implementare prima come singoli individui, poi come comunità fino all'obiettivo: una massa critica che può e potrà cambiare e generare un diverso futuro.
Io comincio da qui, come singolo individuo a produrre consapevolezza e corresponsabilità. Ogni anche piccola crescita aritmetica tipo tabellina 2x2 = 4 non potete avere idea di quanto valga.